I pre-giudizi sulle nuove uscite dal 28 gennaio al 3 febbraio

I pre-giudizi sulle nuove uscite dal 28 gennaio al 3 febbraio

2013-01-29T15:56:07+00:0029 Gennaio 2013|

Con l’eccezione del disco dei Mogwai (nei negozi dal 28 gennaio) tutti gli altri album sono in uscita il 29 gennaio.

[divider scroll_text=””]

[space height=”10″]Mogwai: Les Revenants EP

Mogwai: Les Revenants EPmartiniHo amato i Mogwai alla follia ai tempi di Come On Die Young e Rock Action, ma da molti anni non mi dicono più niente, e sono secondo me il classico esempio di gruppo che non riesce ad evolversi e finisce per ripetersi con risultati sempre inferiori alle attese. Tuttavia è difficile dare per persa una delle tue band preferite, e quindi voglio credere che questo EP (che serve da antipasto in attesa che esca l’album con l’intera colonna sonora della serie tv francese Les Revenants) possa riportarli ai livelli che sono stati capaci di raggiungere in passato. Chissà, forse potrebbe segnare l'inizio della loro terza carriera…

Compralo su Amazon a 7,42 euro

[divider scroll_text=””]

[space height=”10″]Local Natives: Hummingbird

Local Natives: HummingbirdmartiniIl primo album di questi californiani mi aveva conquistato con il suo intreccio di influenze assolutamente riconoscibili (Grizzly Bear, The National, Dodos, Fleet Foxes), eppure capaci di dare origine a qualcosa di originale, anche grazie ad una bella dose di esuberanza giovanile. Da quello che ho potuto sentire finora il nuovo album accentua gli elementi più “seri” della loro proposta (leggi: meno Dodos e più The National), con il rischio di risultare molto più cupo di quello che ci si poteva aspettare. Riusciranno ad essere convincenti o finiranno nell'affollatissimo tritacarne dei gruppi indie senza lode né infamia? Io per ora ci credo…

Compralo su Amazon a 5,37 euro

[divider scroll_text=””]

[space height=”10″]Radar Bros: Eight

Radar Bros: EightbirraI Radar Bros sono talmente un residuo di un’altra epoca (diciamo fine anni ’90-inizio 2000) che non possono non starmi simpatici: nonostante siano sempre stati sostanzialmente inoffensivi, se avete nostalgia dei Grandaddy, dei Calexico pre-pensionamento anticipato e Neil Young sta sempre nel vostro cuore, questo dischetto potrebbe servirvi da macchina del tempo per il passato recente. Punti extra per la copertina che rilegge The Hissing of Summer Lawn della nostra amata Joni Mitchell.

 

[divider scroll_text=””]

[space height=”10″]The Ruby Suns: Christopher

The Ruby Suns: ChristopheracquaQuesti neozelandesi si erano fatti notare con Sea Lion nel 2008, poi come spesso succede hanno fatto passare troppo tempo per l’album successivo e ora praticamente non se li fila più nessuno. Peccato, perché la loro neo-psichedelia potrebbe risultare un piacevole sostitutivo per chi si è già stufato dei Tame Impala. Da riscoprire, anche perché produce Chris Coady, amico di Grizzly Bear e Beach House.

Compralo su Amazon a 10,36 euro

[divider scroll_text=””]

[space height=”10″]Tegan and Sara: Heartthrob

Tegan and Sara: HeartthrobacquaLe due sorelline canadesi hanno fatto molta strada da quando facevano le folk singer e si proponevano come la versione femminile ed educata dei Bright Eyes: ora hanno sotto il braccio un bel contratto major e un pubblico in espansione, soprattutto negli Stati Uniti. Però a me continuano a sembrare più adatte per adolescenti appena usciti dal catechismo che per il grande pubblico: andavano bene per Dawson’s Creek o The O.C., ora non saprei che farmene.

Compralo su Amazon a 21,99 euro

[divider scroll_text=””]

[space height=”10″]Tomahawk: Oddfellows

Tomahawk: OddfellowsbirraIn generale apprezzo Mike Patton ma non capisco chi lo adora incondizionatamente. Il confine tra sperimentazione e buffonate per lui è stato sempre molto labile, anche se è innegabile che quando ci azzecca ci azzecca. Tra tutti i suoi progetti i Tomahawk mi sembrano indubbiamente quello più interessante: del resto quando ti circondi di grandi musicisti come Duane Denison dei Jesus Lizard (praticamente un mostro sacro del noise rock) il risultato è assicurato. Dai, sono moderatamente ottimista anche per questo album…

Compralo su Amazon a 14,37 euro

[divider scroll_text=””]

[space height=”10″]Baustelle: Fantasma

Baustelle: Fantasma birraPartiamo dall’assunto di base: Francesco Bianconi sta sulle palle un po’ a tutti. Sarà la pretenziosità che circonda ogni sua azione, sarà il libro per Mondadori, sarà l’abile riciclo di sessant’anni di musica italiana e quell’estetica vintage ormai stravista che continua ad utilizzare, fatto sta che anche a me non sta esattamente simpatico. Ma questo vuol forse dire che non sa scrivere canzoni? No, affatto: dai tempi di La malavita ne ha azzeccate parecchie su ogni album, e in generale l’impressione è che anche questa volta fan e detrattori avranno ampio spazio per discutere e poi rimanere sulle loro posizioni. Certo, se non ci fossero quei testi potrebbe anche meritarsi qualcosa di più, ma una birra gliela offro volentieri…

Compralo su Amazon a 15,83 euro