Indiemood Sessions Vol. 3: La banda del pozzo

Indiemood Sessions Vol. 3: La banda del pozzo

2014-11-03T12:00:06+00:003 Novembre 2014|

 

Visto il grande successo dei primi due video (li avete visti? Qui potete recuperare The Burlesque e Quiet Confusion), le nostre Indiemood Sessions raddoppiano: d'ora in poi potete aspettarvi un nuovo video ogni quindici giorni, all'inizio e a metà di ogni mese!

Per il terzo appuntamento (sempre realizzato da Indiemood Press Office con l'aiuto dell'associazione Il Caicio) abbiamo come protagonista il duo siciliano La banda del pozzo, che ci suona la sua Artie, come al solito a bordo di una barca a spasso per i canali veneziani.

A seguire potete trovare anche la nostra intervista ai componenti della band: buona visione e buona lettura!

La banda del pozzo è un nome abbastanza inusuale, da dove nasce? Qual è la storia che c’è dietro?

Il nome vuole essere un omaggio alla nostra città di origine, Barcellona Pozzo di Gotto, punto geografico in cui è nato il progetto. Oltretutto sia l'immagine del pozzo, sia quella della banda richiamano scenari tanto loschi, quanto romantici…in pieno stile swing!

Nei vostri testi raccontate spesso di avventure amorose e di sentimenti. Come decidete di raccontare le storie racchiuse nelle vostre canzoni? Quali sono gli elementi che vi hanno ispirato (e vi ispirano) in maniera più significativa?

Pensiamo che ogni istante della nostra vita meriti di essere scritto e ricordato, e crediamo fortemente che nulla accada per caso. Alla base di questo, la vita e le avventure di ogni giorno rappresentano per noi la scintilla che dà vita ai nostri testi. Abbiamo una visione molto romantica della scrittura in rapporto al vissuto e cerchiamo di vivere ogni attimo nel modo più profondo possibile, per trarre ispirazione e comporre con autenticità.

La scelta del genere swing cantato in italiano può sembrare azzardata, soprattutto in un periodo culturale come questo, in cui gli standard pop stanno prendendo sempre più il sopravvento. Da dove nasce la vostra passione per lo swing? Ma soprattutto, dovete togliermi una curiosità, chi è "Gina"?

Ormai gli "schemi musicali" sono saltati e per indole non li avremmo seguiti comunque. Facciamo quello che il cuore e le mani ci dicono di fare, senza crearci il problema di doverci collocare in una corrente definita. Il nostro genere è difficile da definire perché è una commistione di culture, tradizioni e atmosfere diverse. "Gina" è la musa ispiratrice di ognuno di noi, colei che fa vibrare, nel bene e nel male, corpo e anima e che, per questo, ti fa sentire vivo.

Immaginate di dovervi trasferire su un’isola deserta, quali sono i dischi che portereste con voi? Chi sono gli artisti che più hanno influenzato la vostra musica?

Questa è una domanda molto difficile perché divoriamo musica senza limiti di genere, i nostri lettori musicali sono pieni di giga di musica di ogni tipo e generalmente scegliamo gli ascolti in base ai nostri stati d'animo. Di certo Fred Buscaglione, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Django Reinhardt, Artie Shaw hanno ispirato le sonorità e lo stile della Banda.

Oltre a essere dei musicisti esuberanti chi sono veramente quelli de “La banda del pozzo”? Ma soprattutto come vi vedete da qui a qualche anno?

Siamo dei ragazzi che cercano di celebrare la vita nel modo più semplice e poetico possibile e attraverso il medium a loro più congeniale: la Musica. Da qui a qualche anno ci immaginiamo esattamente come oggi…ma col ciuffo brizzolato!