Settimo episodio per la serie The Collaborators, che ha già visto coinvolti diversi musicisti (Giorgio Moroder, Todd Edwards, Nile Rodgers, Pharrell Williams, Panda Bear e Chilly Gonzales) tra gli ospiti del nuovo album firmato Daft Punk, Random Access Memories.
Stavolta è Stéphane Quême – in arte DJ Falcon – a parlare, con una strana luce negli occhi. La luce di chi è stato amico dei due francesi de Homem-Christo e Bangalter sin dall'adolescenza, quando – ricorda – "Pedro (il proprietario della Ed Banger Records Pedro Winter, meglio conosciuto come Busy P, ndr) e io eravamo migliori amici, si andava assieme a fare skateboarding, e cose del genere".
Fu durante una festa a Parigi, nel '93, che conobbe Thomas e Guy. "C'è sempre qualcosa nel loro sound" – dice Quême – "qualcosa che ti fa dire 'Ehi, questi sono i Daft Punk'".
La luce negli occhi si accende mentre ripete parole come "passione" e "click", quel momento di epifania in cui le cose meravigliose succedono. Come in occasione dell'ultimo album – racconta – quando "Thomas ha chiamato la NASA per avere accesso alle tracce audio di alcune vecchie missioni spaziali". Secondo quanto riferito da NME, sarebbe infatti la voce di Gene Cernan, l'astronauta americano conosciuto come "l'ultimo uomo sulla luna" in quanto comandante della missione Apollo 17 del 1972, ad essere stata utilizzata sul brano Contact, che chiude Random Access Memories.
Vi ricordiamo che l'album è in uscita il 21 maggio per Daft Life Limited, un marchio della Columbia Records, e si può già ordinare su Amazon e iTunes
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