All'inizio dello scorso mese, i Flaming Lips si sono separati ufficialmente da Kliph Scurlock, in forza alla band di Oklahoma City prima come roadie e poi come batterista, a partire dal 2002. Le ragioni della decisione non sono mai state rese ufficiali, ma alcuni tweet di Scurlock in quell'occasione avevano fatto intuire che si potesse trattare di una decisione non consensuale, insomma di un vero e proprio licenziamento.
Ora, con una lunghissima lettera pubblicata da Pitchfork, il batterista ha raccontato con dovizia di particolari la sua versione dell'accaduto, confermando sostanzialmente di essere stato cacciato dal frontman Wayne Coyne. La pietra dello scandalo sarebbe stata la foto che vedete qui sotto, che ritrae l'amica di Coyne (e figlia del Governatore dell'Oklahoma) Christina Fallin mentre indossa un copricapo di piume tradizionale dei nativi americani dell'Oklahoma.
La 27enne Fallin, che è anche leader della band locale Pink Pony, si è attirata le ire della comunità nativo americana (e non solo) postando l'immagine sul suo account Instagram, e in seguito inscenando un'imitazione della "danza di guerra" indiana durante un concerto. Tra i cittadini infuriati che hanno protestato contro quella che ritengono un'"appropriazione indebita" di un simbolo della cultura nativo americana c'è stato anche Scurlock, che ha spiegato così il suo dissenso:
Per quelli che non lo sanno, il copricapo è un simbolo di rispetto che viene guadagnato. Ogni piuma del copricapo rappresenta una buona azione o una battaglia vinta. A mia opinione, non è qualcosa che si può indossare nello stesso modo in cui indosseresti una maglietta o un cappello o qualsiasi altra cosa.
A quanto pare, racconta il batterista, alcuni suoi commenti critici postati su Internet hanno portato la Fallin a lamentarsi direttamente con Coyne, che gli ha mandato una serie di sms per chiedergli spiegazioni ed infine informarlo della sua decisione di licenziarlo dal gruppo. Un atteggiamento definito "ipocrita" da Scurlock, che ha svelato anche di essere ormai da molto tempo in disaccordo con alcune delle "trovate pubblicitarie" del leader dei Flaming Lips e con la sua vita privata, nonché di aver dovuto sopportare in tutti questi anni moltissime pressioni e violenze verbali ("con minacce anche di violenze fisiche") da parte di Coyne.
Potete leggere l'intera missiva di Scurlock su Pitchfork. Dopo poche ore è arrivata la risposta del cantante, con un paio di Tweet che trovate qui sotto: una frase sul tradimento e la foto di una bottiglia di Kombucha con una frase di Buddha sull'amore.
— Wayne Coyne (@waynecoyne) 2 Maggio 2014
— Wayne Coyne (@waynecoyne) 2 Maggio 2014
A seguire è arrivato anche il commento dell'altro membro dei Flaming Lips Steven Drozd, che ha definito l'intera questione "gonfiata oltre ogni proporzione" e ha confermato che la separazione tra la band e Scurlock è dovuta "alle consuete differenze musicali all'interno di una band".
This Lips/Kliph bullshit has gone too far. We parted ways because of the usual band musical differences. The rest has been blown way out
— Steven Drozd (@stevendrozd) 2 Maggio 2014
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