Se avete seguito negli ultimi tempi il litigio tra Mark Kozelek e i War on Drugs (culminato nell'"indimenticabile" brano dei Sun Kil Moon War on Drugs: Suck My Cock), sapete già che di fronte alle numerose aggressioni verbali portate avanti da Kozelek nei confronti della band di Adam Granduciel, quest'ultimo non ha mai risposto.
Almeno fino a ieri, quando durante un'intervista con il blog svedese Songs for Whoever, Granduciel ha finalmente fatto sentire la sua opinione sull'intera vicenda, svelando di aver quasi raggiunto un accordo con Kozelek per suonare insieme al Fillmore di San Francisco e mettere la parola fine sull'incidente, prima che quest'ultimo ritirasse improvvisamente la sua disponibilità. Granduciel (il cui vero nome è Adam Granofsky) definisce "idiota" l'ex leader dei Red House Painters e sembra veramente molto arrabbiato per l'intera vicenda. Ecco la sua dichiarazione completa:
Per dire la verità su quell'idiota e su quello che ha detto in quella canzone… Non avevo nessun problema con l'intera vicenda fino a quando ho ascoltato la canzone. Prima di tutto, non ci ha mai incontrati, eppure ha detto tutte quelle cose. E' un tale stronzo. Ho chiesto a qualcuno se potevo avere la sua e-mail, perché non volevo iniziare uno stupido litigio via Twitter, era una cosa che mi deprimeva. Sono andato da un amico comune, il quale mi ha spiegato che [Kozelek] non voleva fornirmi il suo indirizzo e-mail. Così ho ricevuto una e-mail da questo amico che diceva "Mark vuole venire al Fillmore, scriverà una canzone chiamata War On Drugs Suck My Cock, voi lo accompagnate e lui suona la "chitarra-da-spot-della birra" [Beer Commercial Guitar, uno degli insulti rivolti da Kozelek al sound dei War on Drugs, ndr], poi lo accompagnate su una delle sue canzoni, Dogs, dal suo nuovo album. E poi suona la "chitarra-da-spot-della-birra" anche su una delle vostre canzoni.
Eravamo in tour e ho pensato "in realtà questa è una bella idea, non ho niente contro questo tipo, va bene". Così ero veramente contento e avevo intenzione di scrivergli nel giro di un paio di giorni, perché ero impegnato in quel periodo. Due giorni dopo ricevo un'e-mail da lui, che dice "l'offerta è scaduta, forse quando torno a casa dal tour andrò da Starbucks a comprare il vostro disco". Lì ho pensato "sei un tale coglione, amico". Era proprio uno stronzo, non gli ho detto niente. Poi lui va su internet e ci "sfida" a fare questa cosa, e io avrei voluto dirgli "coglione, ma se hai già detto di no!". E' solo un fottuto bambino. E poi la canzone è idiota, è un fottuto idiota. Non ho tempo per gli idioti. Mi fa solo incazzare che ha cercato di farla passare come se ci stesse sfidando. Avevo praticamente accettato di farlo, e poi il commento su Starbucks….che cazzo, amico. Riprenditi.
Ma ovviamente, per Kozelek la questione non è finita qui: sul sito dei Sun Kil Moon è apparso immediatamente un nuovo brano, intitolato Adam Granofksy Blues, nel quale Kozelek recita per intero la dichiarazione del leader dei War on Drugs su una scarna base blues, ridendo copiosamente su tutti i passaggi principali. La potete ascoltare in streaming qui sotto.
Tornando alla musica, vi ricordiamo che gli album pubblicati da Sun Kil Moon e The War On Drugs nel 2014 (Benji e Lost in the Dream) sono tra i migliori LP usciti quest'anno, e sono entrambi disponibili su Amazon.
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