Indiemood Sessions Vol. 17 – Davide Di Rosolini

Indiemood Sessions Vol. 17 – Davide Di Rosolini

2015-06-03T11:52:47+00:003 Giugno 2015|

 

Dopo aver ospitato nientemeno che Gesù in persona (Alberto Gesù, ovviamente!) nell'ultimo appuntamento, le Indiemood Sessions realizzate in esclusiva per Gold Soundz da Indiemood Press Office tornano con un nuovo artista, sempre a bordo della barca restaurata dall'associazione Il Caicio.

Qui sotto potete vedere il cantautore siciliano Davide Di Rosolini e la sua incredibile chitarra multicolore suonare il brano "Sei caduta così in alto dal mio cuore" lungo i canali di Venezia. A seguire trovate anche la nostra intervista: buona visione e buona lettura!

Ciao Davide, iniziamo a parlare del tuo progetto: quando è nato? Avevi già altre esperienze alle spalle?

Ho iniziato a mettere su varie band dall'età di 16 anni, ma il Davide Di Rosolini solista nasce nel 2010 dopo lo scioglimento degli UNDUO, duo di teatro canzone che avevo insieme alla cantautrice Costanza Paternò, con cui faremo una reunion quest'anno in occasione del Sincero Festival 2015, nella lontana Sicilia. Dallo scioglimento ho tirato fuori quattro album tutti miei e visto che mi son trovato bene in compagnia di me stesso non ho più cercato di mettere in piedi formazioni troppo espanse.

Come artista hai percorso una lunga strada fatta, come è normale che sia, di “alti” e “bassi”. Ci vuoi raccontare un po' questo percorso e come ti ha plasmato e/o cambiato?

Devo dire che fortunatamente non mi ricordo molto i "bassi" di questo percorso… al massimo l'unica cosa che penso mi appesantisca è che la scalata verso la fortuna è molto faticosa e lenta e ci vogliono le gengive grosse per resistere e non mollare. Sono 5 anni che giro l'Italia continuamente a bordo di una vecchia Fiat Panda 750 e devo dire che, dopo essermi ritrovato in mezzo alle bufere di neve o a dormire su pavimenti a contrarre germi e acari di tutti i tipi spendendo il mio patrimonio artistico in visite specialistiche… a volte uno si scoraggia! Quindi non penso nemmeno di essere fortunato perché tutto quello che ho me lo sono guadagnato lavorando quasi al limite della follia, azzardando viaggi e concerti che stavano in piedi su equilibri per supereroi. Questi anni e questi percorsi mi hanno fatto diventare più saggio e più forte… ma devo dire… anche un po' più stronzo e realista e meno tollerante per chi pretende troppo da me e dalla musica.

Pochi giorni fa è uscita la tua raccolta Chilometri, etilometri & aritmie. Quali esigenze ti hanno spinto a pubblicare un lavoro del genere?

In questi anni ho pubblicato Disordine sotto il soppalco, T.R.I.S., Combattere l'ansia e Disordine sopra il soppalco, ne ho venduti 4000 e poi una volta finiti ho detto: "Cazzo dovrei avere 40.000 euro lordi in tasca, ma non so per quale diamine di motivo ne ho solo 1.600!". Per ristampare tutti e 4 gli album mi servivano 6.400 euro… allora ho pensato che era il caso di stampare un disco solo, una raccolta e di cercare di non uscire più di casa per il resto dei miei giorni per non mangiarmi 38.000 euro in trattorie. Così è nato Chilometri, etilometri & aritmie che nel titolo riassume tutto quello che ho passato in questi 5 anni, dalla strada agli attacchi di panico.

Pensando a molti gruppi del panorama underground italiano (ma non solo), spesso i video musicali vengono realizzati esclusivamente per fini promozionali, ma vedendo il tuo canale Youtube si ha l'impressione che nel tuo caso questi servano a rafforzare il messaggio presente nella canzone, più che ad essere un semplice prodotto "commerciale". È molto apprezzabile la leggerezza e l'ironia con le quali pensi questa unione: ci vuoi parlare di questa tua scelta, cioè qual è secondo te il rapporto tra video e canzone?

Mi è sempre piaciuto lavorare in campo video e visto che ho un sacco di amici appassionati di cinema ci piace un sacco passare le giornate a divertirci tutti insieme partorendo ironicamente tutte queste scene esilaranti. Credo sia una della parti del mio lavoro che mi diverte di più, anche perché diventa un pretesto per stare insieme e andare insieme in trattoria… naturalmente offro io… ecco dove sono finiti i 38.000 euro: nello stomaco degli attori, forse…

Quali progetti hai per il tuo futuro musicale?

Quello che desidero è trovare per strada un sacco di soldi (38.000 euro?) così da potermi fermare un attimo e realizzare un disco senza compromessi, fatto solo per me… magari un disco attento e tollerante. E poi ci vuole il riposo… il riposo… tanto tanto tanto!